Le réalisme du principe de finalité
Editore: Editions Saint-Remi (Paris)
Editore originale: Desclée de Brouwer (Paris 1932)
Data di edizione: 2005
Numero di pagine: 366
ISBN: 2-84519-356-4
Recensione: Vorremmo sottolineare alcuni principi che sono di fondamentale importanza nella filosofia tradizionale, in particolare nella sintesi tomista. Senza di loro essa è assolutamente incomprensibile, e la loro luce è la luce di tutte le parti di questa sintesi. Questo vale in particolare per il principio di finalità: ogni agente agisce per un fine, dalla pietra che tende verso il centro della terra in virtù della coesione dell'universo, a Dio che governa il mondo, manifestando la propria bontà. Questo principio non è meno importante di quello della causalità efficiente, poiché è vero che non c'è efficienza senza scopo, in quanto il fine è, come dice Aristotele, la prima delle cause.
Queste pagine sono pensate principalmente per mostrare che il principio di finalità non porta a Dio meno di quello di causalità efficiente. Questi principi sono strettamente legati, in quanto non vi è efficienza senza scopo. Ne consegue, come vedremo, che in tutti i settori l'ordine degli agenti o la loro subordinazione corrisponde all'ordine dei fini. Ogni coordinamento implica subordinazione e sarebbe un grosso errore confonderli.
Editore originale: Desclée de Brouwer (Paris 1932)
Data di edizione: 2005
Numero di pagine: 366
ISBN: 2-84519-356-4
Recensione: Vorremmo sottolineare alcuni principi che sono di fondamentale importanza nella filosofia tradizionale, in particolare nella sintesi tomista. Senza di loro essa è assolutamente incomprensibile, e la loro luce è la luce di tutte le parti di questa sintesi. Questo vale in particolare per il principio di finalità: ogni agente agisce per un fine, dalla pietra che tende verso il centro della terra in virtù della coesione dell'universo, a Dio che governa il mondo, manifestando la propria bontà. Questo principio non è meno importante di quello della causalità efficiente, poiché è vero che non c'è efficienza senza scopo, in quanto il fine è, come dice Aristotele, la prima delle cause.
Queste pagine sono pensate principalmente per mostrare che il principio di finalità non porta a Dio meno di quello di causalità efficiente. Questi principi sono strettamente legati, in quanto non vi è efficienza senza scopo. Ne consegue, come vedremo, che in tutti i settori l'ordine degli agenti o la loro subordinazione corrisponde all'ordine dei fini. Ogni coordinamento implica subordinazione e sarebbe un grosso errore confonderli.
Indice dell'opera:
Avant-propos
Iere PARTIE
L'Être, le divenir et la finalité
Ch. I. - Le primat de l'être sur le divenir
Ch. II. - Hasard ou finalité?
Ch. III. - La philosophie du divenir et la pseudo-finalité
Ch. IV. - Le principe de finalité, sa vraie formule et sa valeur
Ch. V. - Les principes subordonnés à celui de finalité
IIe PARTIE
Applications primordiales du principe de finalité. La finalité de notre intelligence et celle de notre volonté
Ch. I. - La finalité de notre intelligence et le réalisme
Ch. II. - Le mystère de la connaissance et sa finalité
Ch. III. - La première donnée de notre intelligence et la marche du connu à l'inconnu
Ch. IV. - L'ordre des sciences philosophiques
Ch. V. - La finalité de la volonté: le désir naturel du bonheur prouve-t-il l'existence de Dieu?
Ch. VI. - Le réalisme moral: la finalité et la formation de la conscience
Ch. VII. - Le réalisme et la connaissance du surnaturel
Ch. VIII. - Le principe de l'influence réciproque des causes et ses principales applications
Iere PARTIE
L'Être, le divenir et la finalité
Ch. I. - Le primat de l'être sur le divenir
Ch. II. - Hasard ou finalité?
Ch. III. - La philosophie du divenir et la pseudo-finalité
Ch. IV. - Le principe de finalité, sa vraie formule et sa valeur
Ch. V. - Les principes subordonnés à celui de finalité
IIe PARTIE
Applications primordiales du principe de finalité. La finalité de notre intelligence et celle de notre volonté
Ch. I. - La finalité de notre intelligence et le réalisme
Ch. II. - Le mystère de la connaissance et sa finalité
Ch. III. - La première donnée de notre intelligence et la marche du connu à l'inconnu
Ch. IV. - L'ordre des sciences philosophiques
Ch. V. - La finalité de la volonté: le désir naturel du bonheur prouve-t-il l'existence de Dieu?
Ch. VI. - Le réalisme moral: la finalité et la formation de la conscience
Ch. VII. - Le réalisme et la connaissance du surnaturel
Ch. VIII. - Le principe de l'influence réciproque des causes et ses principales applications