La filosofia
Schema sintetico del pensiero filosofico generale
di p. Réginald Garrigou-Lagrange
IL REALISMO NEOTOMISTICO
Opere principali di riferimento:
- Le sens commun, la philosophie de l'être et les formules dogmatiques
- Dieu, son existence et sa nature
- Le réalisme du principe de finalité
- Le sens du mystère et le clair-obscur intellectuel
- La synthèse thomiste
1. La filosofia dell'essere opposta a quella del fenomeno e del divenire è l'unica vera.
1.1. Contro il relativismo ed il modernismo: la mente umana, afferrando l'essere ed i principi primi in sé evidenti, raggiunge la verità.
1.2. Il senso comune è la capacità di cogliere naturalmente ed istintivamente l'essere ed i principi primi.
1.3. Con Bergson: l'importanza della ricerca del primo oggetto d'intelligenza; contro Bergson: il primo oggetto conosciuto non sono le idee o puri fenomeni interiori, bensì l'essere (to on). Cade pure il fenomenismo e l'empirismo.
1.4. Confermano le tre operazioni intellettive: apprensione, giudizio e ragionamento. Si esclude dunque ogni via media.
1.5. L'apprensione dell'essere è naturale e necessaria, non si tratta di un postulato. Nel senso comune è già presente in modo confuso tutta la verità chiarita dal sapere filosofico, fino alla verità prima dell'Essere supremo.
2. La verità è conforme all'essere secondo i principi primi evidenti alla mente. Poiché gli assi portanti dell'essere sono i medesimi del pensiero, esso li coglie naturalmente. Tali principi sono speculativi e pratici, ma sempre analitici (soggetto e predicato uniti dal verbo essere).
3. I cinque principi primi dell'essere e del conoscere:
1) Principio di identità o di non-contraddizione
2) Principio di sostanzialità
3) Principio di ragion sufficiente
4) Principio di causalità
5) Principio di finalità
La validità del primo è provata ostensivamente, gli altri analiticamente per riduzione al primo.
Conclusione: la garanzia del valore metafisico della ragione umana, trascendente il fenomenico, che attinge all'Assoluto. Ne deriva l'esistenza dell'Essere sussistente.
4. In base a questo procedimento può essere controbattuto l'agnosticismo humiano e kantiano che, negando l'obiettività della conoscenza, precludono la possibilità di conoscere Dio.
5. Analizza sotto una nuova luce le "cinque vie" di san Tommaso, riuscendo a ridurle ad un'unica via fondata sul principio di causalità. Questo è possibile grazie ad una prova generale che le congloba tutte, rappresentando al meglio il percorso essenziale del senso comune verso Dio.
Prova generale: il più non viene dal meno
1) Il divenire può provenire solo dall'essere determinato,
2) l'essere causato da quello incausato,
3) il contingente dal necessario,
4) l'imperfetto, il composto, il multiplo dal perfetto, dal semplice, dall'uno,
5) l'ordine da un'intelligenza
Conclusione: occorre che ci sia un primo Essere che è a sua volta vita, intelligenza, verità supreme, giustizia e santità perfette, bene sovrano.
6. La natura di Dio è conoscibile per analogia. Tra gli attributi è l'identità di essere ed essenza a distinguere meglio Dio dalle creature poiché è unica di Dio: tale è la verità fondamentale della filosofia cristiana. Si tratta del migliore tomismo del '900, preoccupato più del primato epistemologico dell'essere che di quello ontologico.
7. Due questioni riguardo al tomismo:
7.1. Natura della filosofia cristiana. Non bisogna cedere ai due eccessi del razionalismo/semirazionalismo (assoluta indipendenza dalla Rivelazione) e del fideismo (assoluta dipendenza dalla Rivelazione). La soluzione sta nella conciliazione di valore razionale e spirito cristiano.
La filosofia scolastica si dice in sé e positivamente cristiana perché riceve un duplice aiuto: a) una confortatio oggettiva con la rivelazione di certe verità (seppur non fuori dalla ragione ma difficilmente raggiungibili), b) una confortatio soggettiva grazie alla fede.
7.2. Validità del tomismo. Il tomismo non solo gode tutt'oggi di piena validità, ma può far fronte all'arenarsi della ragione a causa della filosofia moderna, tuttavia salvaguardando quanto di buono quest'ultima ha prodotto. Il tomismo si delinea dunque non come un sistema filosofico chiuso ma aperto e disponibile ad assimilare la verità dovunque si trovi. Esso accetta tutto quello che le altre tendenze affermano e rifiuta solo quello che esse negano senza fondamento. Riconoscendo che la realtà supera in ricchezza le nostre conoscenze filosofiche e teologiche, è in grado di conservare il senso del mistero. È propriamente sua la contemplazione tramite i doni soprannaturali dell'intelletto e della sapienza. Per questo siamo continuamente sollecitati dalla dottrina di san Tommaso al desiderio naturale condizionale e inefficace di vedere Dio.
In conclusione possiamo dire che tale potenza assimilatrice del tomismo diventa a sua volta nuovo criterio per giudicare del suo valore astratto e del suo valore nel vissuto pratico.
Spunti sulla filosofia di Garrigou-Lagrange
- M. BRACCHI, Il Tomismo di "stretta osservanza" di p. Garrigou-Lagrange. Oltre il mito di un superamento
- ID., L'importanza del senso comune
- F. BERTOLDI, Il dibattito sulla verità tra Blondel e Garrigou-Lagrange
- G. COVINO, Il senso comune, la filosofia dell'essere e le formule dogmatiche. Attualità del trattato di Réginald Garrigou-Lagrange
- M. PADOVANO, Le sens commun. L'«essere» come oggetto formale dell'intelligenza e la nozione di senso comune quale filosofia dell'essere allo stato rudimentale
- B.M. SIMON, L'intuizione dell'essere